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nei nostri cuori

Grazia, grazia infinita.
Questa è Eva.
Una bambina portatrice di Grazia, che ha dato vita e vite, nascendo.
Ha riannodato destini e ricostruito speranza.
Ci ha accompagnati nella malattia mentre noi la accompagnavamo.
Senza mai perdere la grazia, in nessun momento.
Eva, la voglia di una voce “io ti voglio bene a te”.
Di leggerti ancora per altre mille volte “la strega Rossella” e di raccontarti la  storia del Gatto con gli stivali, sostituendo l’orco con la fata  perché “a me papà l’orco fa tanta paura”

Eva la mia bambina, ora e per sempre.

Papà

Ho avuto la fortuna di essere l’insegnante di nuoto di Eva.

Quando mi mettevo il costume ed entravo in vasca per la lezione, sapevo che mi aspettava una bambina felice.

Sì perché il grande ricordo che mi rimarrà per sempre nel cuore, è il suo sorriso.

Era una gioia vederla entrare in acqua in attesa di sapere quale gioco avremmo fatto…

Ma la realtà era che non le importava quante storie e giochi mi inventassi. Lei era felice a stare nell’acqua.

E le piaceva stare con me.

Mi abbracciava con gratitudine dopo uno scivolo (uno dei suoi preferiti) , si presentava con finti tatuaggi ovunque per imitarmi e cercava in ogni modo di battermi nelle nostre piccole gare.
Vinceva sempre lei.

Il nostro gioco speciale era nascondino.
Le dicevo “Eva nasconditi!”
Lei andava sotto l’acqua e quando usciva io facevo finta di cercala
“Eva dove sei? Ma dove ti sei nascosta?? Ahhh ma sei quì“
Lei scoppiava a ridere di gusto con le lacrime agli occhi.
Ecco. Quel suono di gioia infinita non lo dimenticherò mai.
Ho dovuto lasciare Milano e il mio posto di lavoro… ma prima di andarmene ho fatto a tutti una sola richiesta: MI RACCOMANDO EVA!!!!

Grazie Anna per la fiducia che avete sempre avuto in me.
Tengo nel cassetto del mio comodino la lettera che mi mandasti e vi penso.
Fiera di essere stata la sua maestra di nuoto.

Sara, la prima maestra di nuoto

Eva era una splendida Margherita.

Di un pomeriggio al Lido di Milano ricordo il mio senso di inadeguatezza, spazzato via dalla sua mano tesa.
Lei era così, con il suo sorriso, la sua forza, la sua mano tesa ti faceva entrare nel suo mondo, ti insegnava a starle accanto a condividere insieme a lei momenti di vita quotidiana, ti accompagnava a fare una passeggiata in un prato di margherite, ti educava alla gioia.
Eva era semplicemente straordinaria e straordinaria è stata la sua vita.
Come una margherita ha aperto i suoi meravigliosi petali bianchi al mondo, permettendo, a chi ha avuto la fortuna di gravitarle intorno, di godere della sua bellezza sempre e per sempre.

Laura P.

Il mio ricordo di Eva

Ci sono due momenti che ricordo spesso, pensando ad Eva.

Il primo è un ricordo del suo funerale. Il momento in cui suo zio Andrea ha preso la parola mi ha commosso, ma mi ha anche fatto rileggere la vita di Eva attraverso i suoi occhi e quelli di tutte le persone che l’hanno amata.

Andrea ha detto che Eva ha vissuto una vita ricca, che ha fatto molte più esperienze di quante non ne abbiano fatte gli altri bambini alla sua età. Queste sue parole mi hanno davvero colpita e ho cominciato a ripensare a tutti i momenti che ho passato con lei.

E qui arriva il secondo ricordo: io e Ilaria eravamo andate a trovare Eva ed Anna in ospedale. Ilaria aveva portato Anna a prendere un caffè, o qualcosa di simile, e io sono rimasta con Eva. In quel momento il mio dolore era enorme, avevo di fronte a me una bambina che stava affrontando un tumore, e mi sentivo impotente. Eva ha fatto un gesto molto semplice, che mi ha toccata profondamente.

Ha accarezzato la mia mano, con il suo bel sorriso sul volto, come a dirmi “va bene così”

Tutte le volte che l’ho incontrata, Eva mi trasmetteva pace e forza.

Quando Anna mi ha detto dell’Associazione, ho sentito che è davvero un modo stupendo per portare la pace e la forza di Eva a tanti altri che stanno affrontando un percorso così difficile.

Giorgia F.

È da tutto il giorno che penso ad Eva. Quando sapevo della sua lezione andavo sempre giù a salutarla. Era un raggio di sole. Pensiero forte ricordo forte. Il suo sorriso copriva tutto. Nonostante non stesse bene nell’ ultimo periodo lei sorrideva
Esplodeva di colore giallo

Eleonora maestra nuoto

Ogni volta che vedo uno stormo (ma non solo …) penso ad Eva.
Forse è lei che ce lo manda … le piacciono così tanto !
Era un pomeriggio degli anni della Scuola dell’Infanzia.
Eva era una compagna della classe rossa di Veronica e per il suo compleanno Rocco aveva invitato un po’ di amici a casa per festeggiare insieme.
Avevo già sentito parlare di Eva, Veronica mi parlava di una amica delicata e speciale ed io ancora non l’avevo conosciuta.
Alla festa Veronica era andata con una delle buone mamme della classe ed io ero passata a prenderla direttamente a casa di Rocco, dove – come sempre – si erano divertiti come pazzi a giocare, colorare e creare le loro magliette artistiche e tutte colorate.
Era ora di tornare a casa ed Eva era con noi. Procedevamo piano per accompagnare il suo passo lento, ma determinato e costante … esemplare direi: “mai fermarsi” !
Ad un certo punto in via Rubens, il nostro sguardo è stato rapito da uno stormo di uccelli che volteggiava sopra la zona, una … più volte, più giri in una danza elegante e perfettamente sincronizzata !
Eva si ferma e mi dice con la sua innocenza di bambina speciale: “Guarda, loro sono liberi !!!”.

Ed era felice e noi più di lei per averla conosciuta.

Dolores mamma di Veronica

Ho conosciuto Eva alla Scuola dell’Infanzia, era una amica bella, simpatica e sempre sorridente.
La sua mamma e tutta la sua famiglia era molto gentile con me e mi hanno sempre invitato per fare esperienze da grandi: il cinema, la cena con l’hamburger, la festa a cavallo ed in fattoria, … quanti bei ricordi ! E come ci divertivamo insieme !
Passavamo pomeriggi interi a colorare, a giocare con le bambole, “semplicemente insieme” ed era così bello.
A volte Eva rideva così tanto che tutti ci fermavamo a guardarla ed eravamo contagiati dal suo sorriso, che è la cosa che più ci manca.
Ora Eva sta bene e ci guarda da lassù.

Ci aspetta paziente e buona … come è sempre stata !

Veronica, compagna scuola materna

Buon giorno Anna.
Sono felice che siate riusciti a creare straordinarie idee che mantengano vivo in noi il ricordo della nostra Eva!
Io la ricordo come una bambina dolcissima,tenera,curiosa di imparare…

Mi sento grata della fortuna di aver incontrato nel mio cammino il nostro angioletto……una bambina che ricordo sempre sorridente e tenace…..anche nei periodi più difficili della sua malattia!

Chiara, maestra asilo nido

2014 – Sapevo che qualcosa di veramente importante mi stava chiamando a Milano. Ho seguito una traccia invisibile agli occhi umani… ma nel mio cuore ero certa. Così ci siamo incontrate io ed Eva.

Mi presento. Sono Eleonora e sono la tata. È stato il mio primo incontro su questa terra con l’Amore incarnato. Ed è Amore tutt’ora. Giornate intense, piene, vissute. Ci siamo trovate tra i fiori ed i colori. Due anime creative… così ogni cosa veniva trasformata. Eva ha scoperto la via dell’Arte in cui esprimeva tutta se stessa. Potevamo viaggiare verso altri mondi anche rimanendo ferme tra i mille impegni delle terapie. Artista dal gusto ben definito, sensibile e determinata. I suoi disegni parlano… sono pieni di luce e visione ma non hanno nascosto neppure le ombre. Lì tra foreste incantate la guerriera ha conquistato draghi e sulle navi vichinghe ha attraversato i mari in tempesta. In quei mondi anche le nuvole si potevano assaggiare con un dito.

Eva, la mia bimba, le cose più preziose le ha dipinte dentro di me.. un tesoro inestimabile. Questo amore così vivo e questa immensa ricchezza da custodire… ma anche un mio dovere condividerla con qualcuno che sta cercando di volare senza ali.

Perché si può…

La Tata Eleonora

Cara Eva,

quando pensiamo a te ci ricordiamo il tuo sorriso contagioso: abbiamo stampato nel cuore il sorriso di quando con Caty avete fatto le candele e le saponette, che conserviamo gelosamente. Pensare a te ci fa anche pensare alla famiglia, la tua sembrava “moltiplicata” perché tutti molto presenti e coinvolti, sempre movimento a casa tua, cugini, zii, nonni, amici….. ed anche il gatto.

Caty a scuola ti ricorda sempre felice e ti preannunciavi dalle scale con grida di gioia. Ci teneva molto a conservare per te le punte delle matite colorate, per i lavoretti che avresti fatto con tua zia. Ti immaginiamo crescere in qualche bimba che ti assomiglia e ti porteremo sempre nel cuore.


Caterina, compagna di prima elementare

Con Dafne e Dario parliamo
   Parliamo e giochiamo
      Giochiamo e viviamo
         Il ricordo di una bimba tanto cara, 

E improvvisamente immaginiamo dei fili
   Molti fili coloranti come un arcobaleno
      Fili che inanellano teneri ricordi
Fili che si intrecciano per tenersi per mano,

Con mano forte nella mano leggera
per camminare lungo il mare
      Con il canto dei gabbiani di Santa Margherita,

I capelli soffici raccolti in un codino
   La frangetta che incornicia gli occhi più belli.

E questi fili sono mani, sono onde, sono capelli,
   sono il canto dei gabbiani,
sono il peso piuma della bimba seduta sulle mie ginocchia.

Questi fili ricamano e stringono il cuore
   Gioia e dolore
      E sono rete per risollevare
         Braccia per cingere
            Rami per arrampicare

Sono saldi al punto che per amore si può dare
   E il dolore può volare
      In nome di quel sorriso dolce
         Che continua a risplendere oltre il mare.                                                    

IL MARE FINISCE DOVE COMINCIA IL CIELO

Il mio nome è : VALEN

Domenica in festa – 10 ottobre 2021

Oggi c’è stato un momento di festa

Io un discorso lo vorrei fare

Più che un discorso è un ringraziamento ,aver avuto la possibilità di incontrare Eva sulla mia strada mi ha semplicemente reso una persona migliore

A volte capire che siamo noi gli inabili che pur avendo facciamo fatica a dare è un percorso faticoso … c’è chi da per ricevere c’è chi da per dovere e poi c’è chi da perché si nutre di questo … perché non conosce altra forma di amore puro … sono inciampata in un’altra modalità di pensiero in questo anno che è stata quella di dover dire quello che si fa … ma non credo che sia una forma di comunicazione che mi appartenga …chi ha a che fare con questi bambini non ha voglia di raccontare davvero cosa vive è troppo intimo troppo vero che lo costudisce nel cuore come un dono prezioso e solo suo … ci siamo guardate negli occhi mille volte Anna e io e non abbimo avuto bisogno di dirci molto era tutto lì …

Sono certa che questa associazione saprà cogliere le necessità dei bambini in quella profondità che solo chi è passato può avere e sono certa che in ogni raccolta incontro e iniziativa io ci sarò così come i miei figli perché le Fortune vanne riconosciute e noi siamo stati fortunati ad averla incontrata e non lo dimenticheremo mai

Grazie per questo bel momento ♥️

Elisabetta C.

Eva è un pensiero sempre presente nella mia vita: una bambina speciale, di grande affetto che adoravo avere in casa per l’educazione, l’entusiasmo, la dolcezza e il forte carattere.

Eva oltre che compagna di giochi è stata maestra di forza e ci ha insegnato ad essere più attenti, delicati e sensibili. E’ il ricordo di Giorgio che la tiene per mano quando vanno in gita, che le fa spazio per la caccia al tesoro, è l’esempio di una straordinaria rete famigliare.

Ricordo tanti bellissimi pomeriggi passati insieme a casa nostra, sua e di diversi amici e ricordo come partecipasse ad ogni proposta senza tirarsi indietro, piena di colla, coperta da travestimenti, nascosta in una nicchia, fra corone da creare, aromi da pestare e rose nell’insalata, entusiasta e paziente anche quando magari io rimbambita mi perdevo qualche parola fra quelle che mi stava dicendo e le chiedevo di ripetere.

Si, Eva era educata, entusiasta, affettuosa, forte e paziente ed oggi è un pensiero che mi ricorda che bisogna essere così, senza lamentarsi.

Chiara, mamma di Giorgio

nei nostri occhi

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